Running Motivator

Quando il team di lavoro parla la lingua dell’amicizia: #CorriconEuraCorre

Nella vita di ognuno di noi ci sono avvenimenti casuali che sembrano l’intreccio perfetto di un romanzo a lieto fine.

Questo è uno di quegli avvenimenti.

Alla fine del 2016 Gianluca, Running Motivator di Milano, ci chiede di supportarlo in quello che è uno dei suoi sogni: accompagnare il maggior numero possibile di colleghi a correre la Europ Assistance Relay Marathon di Milano.  Gianluca, che lavora proprio in Europ Assistance, coltiva la speranza di vedere nei suoi colleghi la stessa energia che oggi ha lui, quella che gli ha dato la corsa, quella che gli ha regalato questa passione.

Gianluca fa sua la grande verità che ogni Running Motivator conosce: condividere un’amore con qualcuno fa crescere e germogliare l’amore stesso, rendendolo qualcosa di invincibile.

Ne parla con il responsabile del personale, invade della sua energia gli uffici “alti” e riesce ad organizzare un programma di dieci incontri, con il supporto di colleghi sempre più numerosi e appassionati.

A partire da gennaio io (Carlotta) e Giuseppe tutti i mercoledì mattina ci troviamo in Piazza Trento, dove il gruppo “Eura” ci attende con Gianluca, Monica, Simona, Nicoletta, Mavi, Maria Rosa, Moreno, Alessandro, Claudia, Miki, Carmela e poi Marco, Mauro, Daniele, la mitica Lorena e l’energica Luciana, Francesco, Emanuele, Annalisa, Cristina. Poi Cristiano, Samantha e Samantha, Federica, Michele,Davide, Cristiano, Diego, Paolo, Roberto, Letizia, Fernanda… e forse qualcuno l’ho dimenticato perchè sono tanti e mi scuso.

Alcuni di loro non hanno mai corso, altri non corrono da troppo tempo, altri ancora lo fanno regolarmente e stanno preparando la Maratona intera.

Ma la corsa, la corsa che unisce, la corsa “team building naturale”, ci mette tutti sullo stesso piano, tutti a sudare insieme e non importa la velocità, importa crederci e lasciarsi sostenere da chi si ha di fianco quando vacilliamo.

Mercoledì dopo mercoledì i sorrisi si aprono, le risate si fanno sempre più sentire.

Io accompagno il gruppetto dei più agonisti, Giuseppe fa da spola come un fedele amico che parla con tutti e non trascura mai nessuno, Gianluca, paziente e perennemente allegro, è il supporter personale di ognuno di loro.

Tra successi personali, whatsapp mattutini, risate, staffette organizzate nel parco, pranzi alla scrivania con il menù take away che Lorena ordina per chi vuole tutte le settimane, il gruppo va avanti.

Li osserviamo e ogni volta ci stupiamo di quanto velocemente ognuno di loro stia migliorando.

In molti ci fermano al parco e ci chiedono, rapiti dalla nostra allegria, cosa stiamo facendo. Correre mette allegria.

Partecipano agli incontri Andrea Colombo, ex atleta azzurro e fondatore di Mindful Running, e una nutrizionista, per aiutarci nel percorso di avvicinamento al running.

Il 2 aprile, mercoledì dopo mercoledì, arriva e i gruppi sono alla partenza.

Dovranno completare, in staffette da 4, i 42 chilometri e 195 metri della maratona. In 8 facciamo l’intera maratona, gli altri sono divisi in 12 staffette.

Siamo tanti, ma raggiungeremo il vero obiettivo solo se TUTTI arriveranno in fondo.

Il cannone spara. START!

I chilometri passano e le mie gambe girano, mentre percorro la “mia” maratona penso a tutti loro, a come un team di lavoro sia diventato un gruppo di amici.

A come, ancora una volta, la corsa sia stata il volano di rapporti unici tra le persone.

Ad ogni cambio delle staffette sento i ragazzi di Eura fare il tifo e quasi mi commuovo (io che mi commuovo facile) perchè un po’ mi spiace di non andare ad abbracciarli.

Alla fine, ognuno con il proprio tempo, arriviamo tutti, sia i maratoneti, sia gli staffettisti. Abbiamo raggiunti il risultato, l’unico che conta, arrivare tutti ed arrivare felici.

Lo sforzo di ognuno che si somma con quello degli altri e crea qualcosa di unico.

Abbiamo proprio vinto. Definitivamente vinto, tutti.

Grazie ragazzi, Grazie Eura.

Perchè è proprio così:

INSIEME, PUOI.

Ci vediamo presto per nuovi progetti!