Correre mi è sempre piaciuto. Sempre.
Mi ricordo che al primo anno di liceo c’erano le gare sui 1000 metri ed io partecipavo volentieri, sono anche arrivato alla finale del liceo.
C’era chi partecipava solo per saltare le lezioni. Io correvo perchè mi piaceva tanto.
Dopo il liceo è seguita un’interruzione di alcuni anni: la vita passa, a vent’anni abbiamo tutti la testa piena di sogni e per lo sport c’è meno posto di prima.
E’ stato intorno ai 25/26 anni che ho ripreso e non ho più smesso. Corro ancora adesso che ne ho 60. Anzi da una decina di anni ho anche aumentato la frequenza settimanale, allenandomi più seriamente, con maggiore dedizione.
Correre non smette mai di piacermi, proprio perché è un gesto semplice e lo puoi fare ovunque. Basta che ti porti le scarpe e pochi indumenti adatti.
Mi piace perché mi fa sentire in contatto con il mio corpo e con il mio respiro.
Mi piace perché mi scarica i pensieri e mi fa sentire vivo.
Mi piace perché è un modo di osservare ciò che mi circonda dovunque io sia: campagna, città, mare, montagna.
Negli anni passati ho scoperto che è anche molto utile ed efficace correre la mattina presto prima di andare al lavoro.
Dà quella carica, quell’energia, quella lucidità che aiuta per tutta la giornata e, dopo, non ci si sente stanchi, anzi…
L’ho sperimentato personalmente lavorando per 30 anni (che impressione scriverlo) in una grossa azienda e negli ultimi 10 con il ruolo di dirigente.
Credo che la corsa mi abbia aiutato molto a trovare energia e centratura, mi abbia aiutato a per superare i momenti difficili e stressanti che ho attraversato.
Un altro interesse che ho sviluppato in questi ultimi 20 anni è l’utilizzo del respiro come strumento per il benessere, per lasciare andare ciò che non serve più. Da parecchi anni ho praticato personalmente e sviluppato le competenze per tenere gruppi di rebirthing (lo chiamiamo “respiro”, in italiano).
Dopo un corso di alcuni anni sono anche diventato counselor olistico sviluppando ulteriormente la mia competenza.
La corsa, il corpo, il respiro e queste pratiche che ho sviluppato hanno tanti punti in comune per me e queste esperienze mi hanno aiutato a stare sempre meglio e a riconoscere le mie risorse e le mie capacità.
Poi, un giorno, non molto tempo fa, un ex collega mi ha detto che era diventato Running Motivator.
Dentro di me ha fatto suonare una campana. Era proprio ciò che ci voleva per integrare queste attività che avevo vissuto separatamente, per dare agli altri, per supportarli a trovare la propria strada e vivere con felicità e benessere.
Adesso che le mie figlie sono grandi, io sono consulente e non ho più un’attività lavorativa fissa di ufficio ed ho deciso quindi di contattare Giuseppe e Carlotta per diventare anch’io Running Motivator e mettere a vostra disposizione la mia esperienza.
Vi aspetto per correre insieme.
Il benessere è veramente a portata di mano (anzi direi di gamba…)